Ricomincia la scuola media con il piede giusto

Cari amici vicini e lontani,

sono Stefano Coquinati, sono un pedagogista, mi occupo di educazione e apprendimento. Abbiamo preparato un evento gratuito, per parlare dell’importanza di un buon metodo di studio nel successo scolastico.

I risultati scolastici non sono sempre proporzionali al tempo e all’impegno che si mettono nello studio.

E questo non può che tramutarsi in delusione e frustrazione per gli studenti, mentre per i genitori diviene fonte di preoccupazione.

In 20 anni di attività abbiamo capito che nella maggior parte di queste situazioni la causa è l’assenza di un metodo di studio, gli studenti e studentesse ancora non hanno delle strategie efficaci e questo li costringe a ore di “studio matto e disperatissimo” senza però raggiungere i risultati desiderati, influenzando negativamente il loro rapporto con la scuola.

A fare la grande differenza sono l’organizzazione del lavoro e del tempo, le tecniche di apprendimento e la sicurezza nell’esposizione, elementi fondamentali che devono essere accompagnati dalla motivazione dello studente, cioè la capacità di concentrarsi per il raggiungimento degli obiettivi desiderati.

Avere un buon metodo di studio significa studiare in modo mirato ed essere consapevoli di quello che si sta facendo, aspetto che molte  volte è sottovalutano.

La proposta di questo webinar mira a far sperimentare od ogni partecipante delle “esperienze” positive e gratificanti permettendo di acquisire fiducia nelle capacità personali, ma anche di apprendere delle soluzioni efficaci applicabili fin da subito che possano migliorare il rapporto con lo studio, il rendimento e il benessere degli studenti.

Per fare ciò in questo incontro parleremo di:

– soluzioni concrete per rapportarsi in maniera positiva allo studio;

– organizzazione del lavoro a scuola e a casa;

– tecniche e strategie su misura per ogni studente;

– il public speaking come asso nella manica;

– il ruolo cruciale della motivazione personale.

Questo webinar si terrà lunedì 26 settembre 2022 alle ore 18.00 su Meet ed è stato pensato per lasciare ampio spazio a domande e curiosità dei partecipanti.

Per partecipare potete compilare questo modulo:

    Ci si potrà iscrivere fino alle 17:30 del giorno stesso.

    Vi invitiamo a partecipare ed a condividere l’evento, ricordiamo che l’incontro è completamente gratuito e potranno partecipare anche gli studenti.

    Scarica e condividi la locandina

    Ricominciare la scuola primaria con il piede giusto!

    I risultati scolastici non sono sempre proporzionali al tempo e all’impegno che i bambini nello studio. Per ricominciare la scuola con il piede giusto vi proponiamo un incontro gratuito sul metodo di studio rivolto ai genitori e studenti della scuola primaria.

    L’organizzazione del lavoro, le tecniche di memorizzazione  e la sicurezza nell’esposizione sono elementi fondamentali, ma conta anche la motivazione dello studente, cioè la capacità di concentrarsi nel raggiungimento degli obiettivi. Ma non dobbiamo sottovalutare Il ruolo dei genitori per impostare correttamente il rapporto con la scuola.

    Acquisire un metodo di studio fin dalle elementari significa diventare autonomi e consapevoli di quello che si sta facendo.

    In questi incontri parleremo di:

    – soluzioni concrete per rapportarsi in maniera positiva allo studio;

    – organizzazione del lavoro a scuola e a casa;

    – l’importanza di trovare tecniche e strategie su misura per ogni bambino;

    – parlare in pubblico come asso nella manica;

    – come sostenere la motivazione dei bambini.

    L’attività si svolgerà on line, lunedì 12 settembre 2022 dalle ore 18.00 per ricevere il link è necessario compilare il modulo.

    Per informazioni potete contattare il dott. Stefano Coquinati Pedagogista info@pedagogiaedidattica.it

      Il pedagogista e gli educatori a scuola, qualche cosa si muove.

      Tutti sappiamo che il lavoro del pedagogista e degli educatori a scuola è una specie di “missione impossibile”. Tra noi continuiamo a ripeterci che il lavoro educativo non è riconosciuto. Le poche proposte hanno condizioni contrattuali a volte insostenibili. Proviamo a capire il perché.

      Questa situazione ha radici molto lontane nel tempo. Nel nostro paese è sempre stato difficile fare emergere la dimensione educativa della scuola. Fin dal dopoguerra il termine “educazione” fu sostituito dal termine “istruzione”. L’Italia non poteva avere una scuola in continuità con quella educativa del ventennio.

      Nella scuola il lavoro educativo non è contemplato, si veda a tal proposito il CCNL Scuola che contempla le figure educative solo per i pochi convitti ed educandati. Stiamo parlano una cinquantina di strutture a livello nazionale con gli educatori sono concertati soprattutto nelle attività extra-didattiche. Così l’unico sistema per fare entrare queste professionalità nelle scuole è attraverso le cooperative con i problemi economi che conosciamo. 

      Poi ci sono le Università da un lato hanno sfornato migliaia di laureati con “titoli diversi” senza poi tutelare i “profili” creati.  L’ultimo esempio di questa noncuranza riguarda i 24 Cfu. Nel frattempo altre professioni si sono affacciate sul mondo della scuola vantando specializzazioni o semplicemente spiegando una vicinanza teorica tra i problemi dei giovani e i problemi psicologici. 

      Il risultato lo conosciamo bene, nella scuola il lavoro educativo non è contemplato. Ma probabilmente qualche cosa sta cambiando.

      La situazione che il nostro paese ha vissuto in questi mesi, le scuole chiuse, l’emergere di vere e proprie emergenze educative hanno favorito una riflessione anche in sede di Ministero.

      Lo scorso anno il Ministro dell’Istruzione e le associazioni professionali che si occupano di pedagogisti ed educatori professionali socio-pedagogici hanno firmato un protocollo. Sembra un risultato modesto ma è un punto di partenza.

      In questi giorno è stata presentata in Senato una proposta di legge per organizzare le scuole poli con personale educativo con una funzione di supporto. Le tematiche su cui dovrebbero intervenire queste équipe sono il sostegno e la comunità educante. Naturalmente stiamo parlando di una proposta di legge che dovrà avere il suo iter parlamentare ma sicuramente muove dei passi nella giusta direzione.

      Nel frattempo IUSVE e UNIPED hanno organizzato un corso di alta formazione professionalizzante. Serve per acquisire competenze concrete per operare nelle scuole e con le scuole. Quindi i destinatari possono essere anche pedagogisti che operano nei doposcuola e insegnanti che decidono di acquisire competenze specifiche.

      Ecco il link con tutte le informazioni

      “La figura del pedagogista come mediatore tra scuola e famiglia” WEBINAIR

      GIOVEDì 15 ottobre @19.00 parleremo della figura del pedagogista che opera nei contesti scolastici.

      Molte volte ci capita di incontrare genitori turbati per la situazione scolastica dei ragazzi. La scuola è importante e oggi il percorso scolastico rappresenta la base su cui costruire il successo personale e professionale.

      Ma a volte tra genitori ed insegnanti insorgono delle difficoltà di comunicazione che rendono difficile la fiducia reciproca e la condivisione di obiettivi didattici ed educativi. I ragazzi stessi risentono di queste difficolta non trovando la motivazione per impegnarsi. In queste situazioni si deve lavorare sui ragazzi affiancandoli e accompagnandoli ma si deve lavorare anche su genitori e insegnanti per la condivisione di obiettivi e strategie.

      La figura del pedagogista opera in ambito scolastico ed extra-scolastico, affianca i genitori nella gestione dei ragazzi e si mette a disposizione degli insegnanti sul fronte della didattica. L’obiettivo è costruire una nuovo patto educativo perché questa è la condizione per chiedere ai ragazzi un nuovo e più forte impegno.

      Il lavoro del pedagogista è finalizzato al benessere e all’autonomia delle persone, siano essi bambini, ragazzi, genitori o insegnanti. L’intervento del pedagogista dà la possibilità alle persone di comprendere la situazione e di liberare le risorse necessarie per progettare e consolidare il cambiamento. 

      Questo incontro si svolgerà online, l’attività è gratuita aperta a tutti ma è necessaria la prenotazione inviando una mail a master@pedagogiaedidattica.it

      Guiderà la riflessione il dott. Stefano Coquinati pedagogista e responsabile scientifico di UNIPED.

      La nostre esperienze raccontano di noi

      In questi giorno abbiamo presentato il corso per il pedagogista scolastico. Abbiamo costruito un percorso che permette di acquisire una visione concreta e le competenze di base per potere operare all’intero delle scuole. Siamo orgogliosi di questa proposta formativa perché è frutto dei nostri 15 anni di esperienza nelle scuole e dell’impegno per portare la figura di pedagogisti nei contesti educativi.

      Nel 2005 abbiamo dato vita a COST Cooperativa Sociale, che nel tempo ha maturato una lunga serie di esperienze nel lavoro all’interno delle scuole.

      Dal 2013 stiamo sostenendo l’associazione professionale UNIPED Unione Italiana Pedagogisti, che promuove la figura del pedagogista e dell’educatore.

      Nel 2015 viene attivato il centro studi “PEDAGOGIA & DIDATTICA” che si occupa di formazione e di ricerca in abito dei contesti educativi scolastici ed extra-scolastici.

      Negli ultimi anni, anche attraverso le collaborazioni con le Università, con il MIUR e con i Legislatori, si è contribuito alla definizione dei percorsi formativi per i pedagogisti con particolare attenzione sul pedagogista scolastico ed extra-scolastico.

      Nel 2019 siamo statati chiamati in audizione in Senato (7a commissione) “Indagine conoscitiva per la ridefinizione dei profili e degli ambiti occupazionali delle figure degli educatori e dei pedagogisti.

      Quest’anno presso il Ministero dell’Istruzione si è contribuito alla scrittura del protocollo “Attivazione  progetti finalizzati a promuovere l’educazione alla convivenza civile, sociale e solidale, quale parte integrante dell’offerta formativa.” per il contrasto delle “emergenze educative”.

      Le nostre esperienze raccontano qualche cosa di noi.

      Stefano Coquinati Pedagogista e presidente di COST cooperativa sociale.

      La scuola ha bisogno di pedagogisti ed educatori

      La condizione che il nostro paese sta vivendo a partire da febbraio 2020 ha avuto una ricaduta importante sul sistema scolastico ed educativo. La sospensione delle lezioni e il ricorso alla didattica a distanza ha visto l’utilizzo di risorse personali degli insegnanti, dei ragazzi e delle famiglie. In molte realtà la situazione economica e le carenze tecnologiche non hanno permesso di dare continuità alle attività scolastiche.

      Durante questo periodo si sono rilevate criticità diffuse e sono emerse delle “emergenze educative”. In molte realtà il rapporto tra insegnanti e studenti deve essere ricostruito, riscoprendo il ruolo educativo della scuola all’interno del territorio.

      “Mai come oggi la scuola ha bisogno di pedagogisti ed educatori per integrare le competenze pedagogiche e didattiche”

      Stefano Coquinati – Pedagogista
      Ph Matese Fields

      La prossima settimana, il primo ottobre, verranno presentate le proposte formative di pedagogiaedidattica.it per l’anno scolastico 2020/2021.

      Si tratta di percorsi progettati attorno a due temi principali il ruolo del pedagogista a scuola e gli strumenti di per il lavoro di tipo educativo. Abbiamo creato un “percorso di alta formazione” rivolto alle persone che svolgono o che vogliono avvicinarsi alla professione del pedagogista. Inoltre saranno presentati una serie di workshop tematici denominati “strumenti”

      Le modalità didattiche saranno blended, cioè miste, in presenza e on line. Ma la vera novità sarà nelle sedi dell’attività che tutto il territorio nazionale.

      Che cosa abbiamo imparato da questa esperienza.

      Parlare di educazione e di scuola oggi vuol dire riflettere sulla situazione particolare che abbiamo vissuto in questi mesi.

      L’emergenza Coronavirus ha imposto la sospensione delle lezioni e l’attività didattica è diventata “a distanza” (DaD). I ruoli sono cambiati completamente: gli insegnati hanno iniziato a caricare il materiale on line e a fare dei collegamenti tramite piattaforme che permettono le videoconferenze. I ragazzi si sono organizzati per lavorare da casa. I genitori, in molti casi, hanno dovuto trasformarsi in insegnanti dei loro bambini.

      Ph Ben Mullins

      Io vorrei partire proprio da questa esperienza e cercare di condividere alcune riflessioni sulla scuola e sugli aspetti educativi che in queste settimane ci siamo trovati ad affrontare. Credo che una riflessione possa essere utile anche per il futuro della scuola e per gli adulti che si confrontano con il lavoro a distanza.

      Innanzitutto dobbiamo dire che solo quando una cosa ci viene a mancare comprendiamo l’importanza che ha nella nostra vita quotidiana. La situazione particolare che abbiamo vissuto ci ha permesso di capire quanto l’esperienza scolastica sia importante per i bambini e per i ragazzi e quanto essa sia una esperienza complessa e difficile da riprodurre. L’apprendimento di contenuti è solo una parte della vita scolastica, gli orari della scuola, gli ambienti, l’organizzazione del lavoro, l’attenzione che si ha in classe, il rapporto con i compagni, sono tutti elementi che contribuiscono all’esperienza scolastica. Per provare a gestire al meglio la didattica a distanza dovremmo tenere conto di questi fattori e provare ad usarli come riferimento anche per l’attività in casa.

      La figura del pedagogista come mediatore tra scuola e famiglia. Incontro di riflessione.

      Cari amici vi proponiamo un incontro di riflessione intitolato

      La figura del pedagogista

      come mediatore tra scuola e famiglia,

      si svolgerà

      Mercoledì, 7 settembre 2016 @17.00 – 19.00, a Padova in Sala Caduti di Nassiriya, P. za Capitaniato,  3.

      Sarà una occasione di incontro per insegnati educatori pedagogisti e quanti interessati sono interessati alle tematiche. Si sarà inoltra la presentazione del

      Master di specializzazione

      per pedagogista dei servizi educativi scolastici ed extra-scolastici

      … che partirà il 30 settembre a Padova.

      Una riflessione.

      Molte volte ci capita di incontrare genitori turbati per la situazione scolastica dei ragazzi.
      La scuola è importante e oggi il percorso scolastico rappresenta la base su cui costruire il successo personale e professionale.
      Ma a volte tra genitori ed insegnanti insorgono delle difficoltà di comunicazione che rendono difficile la fiducia reciproca e la condivisione di obiettivi didattici ed educativi. I ragazzi stessi risentono di queste difficolta non trovando la motivazione per impegnarsi. In queste situazioni si deve lavorare sui ragazzi affiancandoli e accompagnandoli ma si deve lavorare anche su genitori e insegnanti per la condivisione di obiettivi e strategie.

      La figura del pedagogista opera in ambito scolastico ed extra-scolastico, affianca i genitori nella gestione dei ragazzi e si mette a disposizione degli insegnanti sul fronte della didattica. L’obiettivo è costruire una nuovo patto educativo perché questa è la condizione per chiedere ai ragazzi un nuovo e più forte impegno.
      Il lavoro del pedagogista è finalizzato al benessere e all’autonomia delle persone, siano essi bambini, ragazzi, genitori o insegnanti. L’intervento del pedagogista dà la possibilità alle persone di comprendere la situazione e di liberare le risorse necessarie per progettare e consolidare il cambiamento.
      Guida la riflessione il dott. Stefano Coquinati pedagogista e Presidente UNIPED

      locandina 7 settembre

      FRONTIERE APERTE SU DISLESSIA E PROCESSI COGNITIVI – Convegno internazionale a Napoli

      L’UNIPED (Unione Italiana Pedagogisti) riunisce a Napoli il 15 e 16 maggio 2015, in un importante Convegno Internazionale, davvero unico nel suo genere, i massimi esperti mondiali di dislessia ed i maggiori studiosi italiani della sindrome. La dislessia verrà trattata da tutti gli angoli prospettici: socio-pedagogico, socio-assistenziale, psicologico, medico, curativo e riabilitativo. Durante il Convegno saranno divulgate le recentissime, straordinarie scoperte sulla dislessia.

      Il Convegno, che si svolgerà nel Grand Hotel “Oriente”, situato nel centro di Napoli, nel cuore della città storico-artistica, vicinissimo al Lungomare, è organizzato dall’UNIPED in co-partnership con il Centro Studi “Itard” di Ancona.

      Il programma:


      Venerdi 15 maggio 2015

      Accoglienza e registrazione dei partecipanti: ore 14 – 15

      I^ sessione – ore 15 – 19
      Dott. Franco Biancardi – Presidente Nazionale UNIPED (Unione Italiana Pedagogisti)
      Presentazione Saluti
      Dott. – Alberto Carbone – Direttore Sanitario Ospedale “Buon Consiglio – Fatebenefratelli”

      Prof.ssa Elisa Frauenfelder – Prof. Emerito di Pedagogia generale – Università di Napoli – Suor Orsola Benincasa

      Dr.ssa Bianca Maria D’Angelo – Assessore regionale all’Assistenza sociale
      Dott. Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli
      Dr.ssa Roberta Gaeta – Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli
      Dr.ssa Annamaria. Palmieri – Assessore Scuola ed Educazione del Comune di Napoli Ing. Riccardo Lucio Agostini – A.D. Editrice Spaggiari – Parma

      RELAZIONI SCIENTIFICHE
      Prof.ssa Angela Fawcett, Professor Emeritus, Swansea University UK.

      Procedural Learning and dyslexia

      Prof. Piero Crispiani – Università di Macerata – Direttore scientifico Centro Italiano Dislessia

      L’errore fonologico e il Paradigma D

      Dott.ssa Mary Mountstephen – Specialist teacher – Neuro-motor immaturity Primitive reflexes, movement programmes an dyslexia: observations fron the classrom

      Prof. Maurizio Sibilio – Università di Salerno

      Prospettive di neuropedagogia e processi cognitivi

      Interventi di genitori, docenti, specialisti, terapisti: Dott.ssa Ilaria Santillo, II^ sessione –


      Sabato 16 maggio 2015

      II^ sessione  ore 9 – 11 

      I° work shop – Quadri teorici a confronto

      Conduce – Dott.ssa Carmela Gargiulo – Pedagogista, Dirigente Scolastico Dott. Antonio Parisi – Neurologo clinico – Centro C. H. Delacato – Sorrento Dott.ssa Flavia Gridelli – Psicologa – Centro “Victor” – Giulianova (TE) Prof. Piero Crispiani – Università di Macerata

      Piero Crispiani ed Eleonora Palmieri intervistano Angela Fawcett Conclusioni Dott. Antonio Parisi

      II° work shop – La discalculia tra terapia e didattica

      Conduce – Dott.ssa Francesca Zannoni – Pedagogista – Centro Psicopedagogie.it – Milano Prof.ssa Patrizia Sandri – Università di Bologna
      Dott.ssa Elvira Cappelli – Docente, Pedagogista
      Dott.ssa Ludovica Laurini – Docente, Pedagogista

      Conclusioni – Prof.ssa Patrizia Sandri

      III° work shop – La diagnosi, la valutazione funzionale e gli screening tra qualitativo e quantitativo
      Conduce – Dott. Antonio Grifoni – Docente, Pedagogista – Ancona
      Dott. Mauro Spezzi – Docente di Scienze Umane, Specialista Itard – Terni

      Dott.ssa Laila La Luna – Terapista Itard – Centro “Victor” – Giulianova Dott.ssa Annalisa Piaggesi – Pedagogista – Ancona
      Dott.ssa Barbara Vendola – Pedagogista, Motricista – Civitanova Marche Conclude – Dott. Ivan Di Pierro – Docente, Pedagogista – Vasto


      III^ sessione – ore 11-13

      IV° work shop – Dislessia e apprendimento della seconda lingua

      Conduce Dott.ssa Eleonora Palmieri – Psicologa, Pedagogista Prof.ssa Marta Bogdanovicz – Università di Danzica (Polonia) Prof.ssa Catharzina Bogdanowicz – Università di Danzica Dott.ssa Giovanna Caforio – Docente, Pedagogista – Taranto

      V° work shop – Prevenzione ed abilitazione motoria e grafo-motoria

      Conduce – Dott. Marco Paolo Dellabiancia – Ispettore MIUR, Pedagogista
      Dott.ssa Annalisa Buonuomo – Neuromotricista – Centro Delacato di Sorrento
      Dott.ssa Manuela Lampis – Docente, motricista – Cagliari
      Dott.ssa Nadia Cona – Pedagogista – Alcamo (TP) – Centro “Victor” – Palermo
      Dott. Felice Vecchione – Psicologo, Pedagogista, Terapista Itard – S. Benedetto del Tronto Dott. Daniele Lodi – Docente, Motricista – Ferrara

      Conclusioni – Dott. Marco Paolo Dellabiancia

      VI° work shop – Dislessia e pratiche scolastiche

      Conduce – Dott. Stefano Coquinati – Pedagogista – Vicenza Dott. Daniele Altieri – Docente, Pedagogista – Cagliari Dott.ssa Raffaela Maggi – Docente, Pedagogista – Ancona Dott.ssa Ida Capece – Psicologa, psicoterapeuta – Teramo Dott. Luigi Persano – Pedagogista – Brindisi

      Conclusioni – Dott. Stefano Coquinati


      IV^ sessione – 16 maggio ore 14,30 -19,00

      Conduce – Prof. Felice Corona
      Dott. Giuseppe Chiarenza . Neuropsichiatra Infantile – Milano

      Il tempo e lo spazio nella disprassia evolutiva

      Dott.ssa Eleonora Palmieri – Pedagogista e psicologa – Macerata

      Le pratiche di training attivo e la conduzione del caso.

      Dott. Roberto Militerni – Neuropsichiatra Infantile – Napoli

      Criticità del processo diagnostico

      Dott.ssa Sara Pellegrini – Docente, Pedagogista

      Complessità funzionale e pratiche motorie per l’elicitazione dei potenziali elettrici cognitivi


      Ore 17 – TAVOLA ROTONDA – LA DISLESSIA E L’AGIRE PROFESSIONALE

      Dott.ssa Barbara Carbone – Pedagogista clinica – Napoli Dott. Alessandro Frolli – Neuropsichiatra Infantile – Napoli Dr.ssa Rosa Cappelluccio – Psicologa – Napoli
      Dott.ssa Francesca Saliceti – Pedagogista – Campobasso
      Conclusioni. Tra scienze e professionalità Dott. Franco Biancardi
      Prof. Piero Crispiani


      Comitato organizzatore: Franco Biancardi (Coordinatore) Barbara Carbone, Carmela Gargiulo

      Comitato scientifico: Piero Crispiani (Direttore), Marta Bogdanovicz, Angela Fawcett, Roberto Militerni, Maurizio Sibilio.