Il mio metodo di studio funziona?

Il metodo di studio è una competenza personale è legata allo stile di apprendimento individuale all’organizzazione della giornata e soprattutto alla motivazione. Ma è importante capire se abbiamo un buon metodo di studio.

Un metodo che porti a dei risultati … e non solo

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Ci presentiamo …

Ci siamo il 21 marzo sarà attivata su www.pedagogiaedidattica.it la piattaforma on line. Partiremo con un corso sul metodo di studio, nato dall’esperienza di oltre 400 alunni con cui abbiamo lavorato. Ma nel frattempo vi racconto il mio lavoro. 
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Stefano Coquinati Pedagogista

Se desideri maggiori informazioni su di me o sui servizi puoi visitare il sito www.pedagogiaedidattica.it

Se ti trovi in difficoltà o vuoi un consiglio su percorsi scolastici, su apprendimento o su temi educativi puoi richiedere una consulenza telefonica gratuita di 20 min.

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Se desideri informazioni su come supportare il percorso socialistico di un bambino che frequenta la scuola primaria inviaci una richiesta e ti contatteremo noi al più presto.

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Se vuoi informazioni sulle strategie per migliorare il metodo di studio per uno studente della scuola secondaria di primo grado (medie) o di secondo grado (superiori).

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Nel frattempo puoi rimanere in contatto e seguire le nostre attività attraverso i social.

Ricomincia la scuola media con il piede giusto

Cari amici vicini e lontani,

sono Stefano Coquinati, sono un pedagogista, mi occupo di educazione e apprendimento. Abbiamo preparato un evento gratuito, per parlare dell’importanza di un buon metodo di studio nel successo scolastico.

I risultati scolastici non sono sempre proporzionali al tempo e all’impegno che si mettono nello studio.

E questo non può che tramutarsi in delusione e frustrazione per gli studenti, mentre per i genitori diviene fonte di preoccupazione.

In 20 anni di attività abbiamo capito che nella maggior parte di queste situazioni la causa è l’assenza di un metodo di studio, gli studenti e studentesse ancora non hanno delle strategie efficaci e questo li costringe a ore di “studio matto e disperatissimo” senza però raggiungere i risultati desiderati, influenzando negativamente il loro rapporto con la scuola.

A fare la grande differenza sono l’organizzazione del lavoro e del tempo, le tecniche di apprendimento e la sicurezza nell’esposizione, elementi fondamentali che devono essere accompagnati dalla motivazione dello studente, cioè la capacità di concentrarsi per il raggiungimento degli obiettivi desiderati.

Avere un buon metodo di studio significa studiare in modo mirato ed essere consapevoli di quello che si sta facendo, aspetto che molte  volte è sottovalutano.

La proposta di questo webinar mira a far sperimentare od ogni partecipante delle “esperienze” positive e gratificanti permettendo di acquisire fiducia nelle capacità personali, ma anche di apprendere delle soluzioni efficaci applicabili fin da subito che possano migliorare il rapporto con lo studio, il rendimento e il benessere degli studenti.

Per fare ciò in questo incontro parleremo di:

– soluzioni concrete per rapportarsi in maniera positiva allo studio;

– organizzazione del lavoro a scuola e a casa;

– tecniche e strategie su misura per ogni studente;

– il public speaking come asso nella manica;

– il ruolo cruciale della motivazione personale.

Questo webinar si terrà lunedì 26 settembre 2022 alle ore 18.00 su Meet ed è stato pensato per lasciare ampio spazio a domande e curiosità dei partecipanti.

Per partecipare potete compilare questo modulo:

    Ci si potrà iscrivere fino alle 17:30 del giorno stesso.

    Vi invitiamo a partecipare ed a condividere l’evento, ricordiamo che l’incontro è completamente gratuito e potranno partecipare anche gli studenti.

    Scarica e condividi la locandina

    Ricominciare la scuola primaria con il piede giusto!

    I risultati scolastici non sono sempre proporzionali al tempo e all’impegno che i bambini nello studio. Per ricominciare la scuola con il piede giusto vi proponiamo un incontro gratuito sul metodo di studio rivolto ai genitori e studenti della scuola primaria.

    L’organizzazione del lavoro, le tecniche di memorizzazione  e la sicurezza nell’esposizione sono elementi fondamentali, ma conta anche la motivazione dello studente, cioè la capacità di concentrarsi nel raggiungimento degli obiettivi. Ma non dobbiamo sottovalutare Il ruolo dei genitori per impostare correttamente il rapporto con la scuola.

    Acquisire un metodo di studio fin dalle elementari significa diventare autonomi e consapevoli di quello che si sta facendo.

    In questi incontri parleremo di:

    – soluzioni concrete per rapportarsi in maniera positiva allo studio;

    – organizzazione del lavoro a scuola e a casa;

    – l’importanza di trovare tecniche e strategie su misura per ogni bambino;

    – parlare in pubblico come asso nella manica;

    – come sostenere la motivazione dei bambini.

    L’attività si svolgerà on line, lunedì 12 settembre 2022 dalle ore 18.00 per ricevere il link è necessario compilare il modulo.

    Per informazioni potete contattare il dott. Stefano Coquinati Pedagogista info@pedagogiaedidattica.it

      Il pedagogista e gli educatori a scuola, qualche cosa si muove.

      Tutti sappiamo che il lavoro del pedagogista e degli educatori a scuola è una specie di “missione impossibile”. Tra noi continuiamo a ripeterci che il lavoro educativo non è riconosciuto. Le poche proposte hanno condizioni contrattuali a volte insostenibili. Proviamo a capire il perché.

      Questa situazione ha radici molto lontane nel tempo. Nel nostro paese è sempre stato difficile fare emergere la dimensione educativa della scuola. Fin dal dopoguerra il termine “educazione” fu sostituito dal termine “istruzione”. L’Italia non poteva avere una scuola in continuità con quella educativa del ventennio.

      Nella scuola il lavoro educativo non è contemplato, si veda a tal proposito il CCNL Scuola che contempla le figure educative solo per i pochi convitti ed educandati. Stiamo parlano una cinquantina di strutture a livello nazionale con gli educatori sono concertati soprattutto nelle attività extra-didattiche. Così l’unico sistema per fare entrare queste professionalità nelle scuole è attraverso le cooperative con i problemi economi che conosciamo. 

      Poi ci sono le Università da un lato hanno sfornato migliaia di laureati con “titoli diversi” senza poi tutelare i “profili” creati.  L’ultimo esempio di questa noncuranza riguarda i 24 Cfu. Nel frattempo altre professioni si sono affacciate sul mondo della scuola vantando specializzazioni o semplicemente spiegando una vicinanza teorica tra i problemi dei giovani e i problemi psicologici. 

      Il risultato lo conosciamo bene, nella scuola il lavoro educativo non è contemplato. Ma probabilmente qualche cosa sta cambiando.

      La situazione che il nostro paese ha vissuto in questi mesi, le scuole chiuse, l’emergere di vere e proprie emergenze educative hanno favorito una riflessione anche in sede di Ministero.

      Lo scorso anno il Ministro dell’Istruzione e le associazioni professionali che si occupano di pedagogisti ed educatori professionali socio-pedagogici hanno firmato un protocollo. Sembra un risultato modesto ma è un punto di partenza.

      In questi giorno è stata presentata in Senato una proposta di legge per organizzare le scuole poli con personale educativo con una funzione di supporto. Le tematiche su cui dovrebbero intervenire queste équipe sono il sostegno e la comunità educante. Naturalmente stiamo parlando di una proposta di legge che dovrà avere il suo iter parlamentare ma sicuramente muove dei passi nella giusta direzione.

      Nel frattempo IUSVE e UNIPED hanno organizzato un corso di alta formazione professionalizzante. Serve per acquisire competenze concrete per operare nelle scuole e con le scuole. Quindi i destinatari possono essere anche pedagogisti che operano nei doposcuola e insegnanti che decidono di acquisire competenze specifiche.

      Ecco il link con tutte le informazioni

      “La figura del pedagogista come mediatore tra scuola e famiglia” WEBINAIR

      GIOVEDì 15 ottobre @19.00 parleremo della figura del pedagogista che opera nei contesti scolastici.

      Molte volte ci capita di incontrare genitori turbati per la situazione scolastica dei ragazzi. La scuola è importante e oggi il percorso scolastico rappresenta la base su cui costruire il successo personale e professionale.

      Ma a volte tra genitori ed insegnanti insorgono delle difficoltà di comunicazione che rendono difficile la fiducia reciproca e la condivisione di obiettivi didattici ed educativi. I ragazzi stessi risentono di queste difficolta non trovando la motivazione per impegnarsi. In queste situazioni si deve lavorare sui ragazzi affiancandoli e accompagnandoli ma si deve lavorare anche su genitori e insegnanti per la condivisione di obiettivi e strategie.

      La figura del pedagogista opera in ambito scolastico ed extra-scolastico, affianca i genitori nella gestione dei ragazzi e si mette a disposizione degli insegnanti sul fronte della didattica. L’obiettivo è costruire una nuovo patto educativo perché questa è la condizione per chiedere ai ragazzi un nuovo e più forte impegno.

      Il lavoro del pedagogista è finalizzato al benessere e all’autonomia delle persone, siano essi bambini, ragazzi, genitori o insegnanti. L’intervento del pedagogista dà la possibilità alle persone di comprendere la situazione e di liberare le risorse necessarie per progettare e consolidare il cambiamento. 

      Questo incontro si svolgerà online, l’attività è gratuita aperta a tutti ma è necessaria la prenotazione inviando una mail a master@pedagogiaedidattica.it

      Guiderà la riflessione il dott. Stefano Coquinati pedagogista e responsabile scientifico di UNIPED.

      Oggi ci si sta rendendo conto dell’importanza dell’educazione ed è il momento per i pedagogisti e per gli educatori di farsi avanti.

      ” Il nostro lavoro si basa su due idee. La prima è la consulenza educativa. Sono convito che oggi sia utile e necessario uno spazio di confronto e di accompagnamento per ragazzi, genitori e insegnanti, per supportare le famiglie e le scuole sul fronte educativo. La seconda idea riguarda i servizi territoriali. Perché l’educazione non è solo una questione solo “privata” ma è anche una questione “pubblica”. Occuparsi di educazione significa occuparsi anche delle comunità e la scuola deve essere al centro di ogni comunità.”

      Stefano Coquinati – Pedagogista e presidente di COST cooperativa sociale

      Oggi ci si sta rendendo conto dell’importanza dell’educazione perché in questi mesi tutto è cambiato. Le scuole devono riscoprire il ruolo educativo all’interno delle comunità. Abbiamo bisogno di figure specializzate, di pedagogisti preparati a lavorare nelle scuole e con le scuole.

      La nostre esperienze raccontano di noi

      In questi giorno abbiamo presentato il corso per il pedagogista scolastico. Abbiamo costruito un percorso che permette di acquisire una visione concreta e le competenze di base per potere operare all’intero delle scuole. Siamo orgogliosi di questa proposta formativa perché è frutto dei nostri 15 anni di esperienza nelle scuole e dell’impegno per portare la figura di pedagogisti nei contesti educativi.

      Nel 2005 abbiamo dato vita a COST Cooperativa Sociale, che nel tempo ha maturato una lunga serie di esperienze nel lavoro all’interno delle scuole.

      Dal 2013 stiamo sostenendo l’associazione professionale UNIPED Unione Italiana Pedagogisti, che promuove la figura del pedagogista e dell’educatore.

      Nel 2015 viene attivato il centro studi “PEDAGOGIA & DIDATTICA” che si occupa di formazione e di ricerca in abito dei contesti educativi scolastici ed extra-scolastici.

      Negli ultimi anni, anche attraverso le collaborazioni con le Università, con il MIUR e con i Legislatori, si è contribuito alla definizione dei percorsi formativi per i pedagogisti con particolare attenzione sul pedagogista scolastico ed extra-scolastico.

      Nel 2019 siamo statati chiamati in audizione in Senato (7a commissione) “Indagine conoscitiva per la ridefinizione dei profili e degli ambiti occupazionali delle figure degli educatori e dei pedagogisti.

      Quest’anno presso il Ministero dell’Istruzione si è contribuito alla scrittura del protocollo “Attivazione  progetti finalizzati a promuovere l’educazione alla convivenza civile, sociale e solidale, quale parte integrante dell’offerta formativa.” per il contrasto delle “emergenze educative”.

      Le nostre esperienze raccontano qualche cosa di noi.

      Stefano Coquinati Pedagogista e presidente di COST cooperativa sociale.